Raffreddori e congestioni sono malanni frequenti nei mesi più freddi dell’anno, che solitamente evolvono e guariscono nel giro di alcuni giorni o settimane. Quando però questa sintomatologia si manifesta in maniera perdurante o ripetuta, allora si può essere in presenza di una patologia chiamata sinusite cronica: approfondiamo sintomi, cause e trattamento.
La sinusite cronica (o rinosinusite) è un’infiammazione prolungata delle mucose dei seni paranasali, cioè le quattro cavità nelle ossa del cranio che sono comunicanti con il naso e sono dunque attraversate dall’aria che respiriamo. Si tratta come detto di un’infiammazione persistente, che perdura per diverse settimane e che tende a ripresentarsi di frequente: proprio per questo si distingue dalla sinusite acuta, che invece si risolve in tempi più brevi.
Chi soffre di sinusite cronica subisce un accumulo del muco che si trova nei seni paranasali, che non riesce più ad essere drenato correttamente: questo può favorire l’azione di agenti batterici, pertanto si tratta di un disturbo che non deve essere sottovalutato.
La sinusite cronica si manifesta con sintomi piuttosto comuni, anche se non sempre tutti presenti:
Nella maggior parte dei casi l’infezione da sinusite cronica è la conseguenza di un raffreddore, ma altri fattori predisponenti possono essere rappresentati da setto nasale deviato (o altre anomalie anatomiche), polipi nasali, rinite allergica o altre allergie.
La diagnosi di sinusite cronica può essere effettuata da un otorinolaringoiatra mediante un’approfondita visita specialistica, basandosi sull’anamnesi del paziente, sull’analisi dei sintomi e su eventuali esami ambulatoriali come per esempio un’endoscopia nasale che consente di esaminare l’interno delle cavità nasali.
Il trattamento della sinusite cronica dipende, oltre che dalla gravità dei sintomi, dalla causa sottostante: l’obiettivo della terapia, in ogni caso, è quello di ridurre ed eliminare l’infiammazione alla base del problema. Per ottenerlo, il medico può optare per diverse soluzioni: le più diffuse sono l’impiego di farmaci decongestionanti, antistaminici o antibiotici (in caso di infezione di origine batterica) e lavaggi nasali con soluzioni saline per ridurre l’accumulo di muco. In casi più rari può rendersi necessario il ricorso a un intervento chirurgico per risolvere eventuali ostruzioni nasali causate da polipi o da deviazioni del setto nasale.
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