sindrome del tunnel carpale: come guarire
Il poliambulatorio

Tunnel carpale: cause e cura

11 Aprile 2025
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L’infiammazione del nervo mediano che provoca dolore e formicolio alle mani

La sindrome del tunnel carpale è un disturbo che affligge più frequentemente soggetti di età compresa fra 40 e 60 anni e di sesso femminile, ma può interessare persone di ogni età e genere. In campo medico viene definita come una neuropatia periferica, vale a dire una patologia che interessa il sistema nervoso periferico (cioè quello esterno al sistema nervoso centrale formato da cervello e midollo spinale).

 

Tunnel carpale: cos’è e perché fa male

Il tunnel carpale è un canale presente nel polso, a ridosso del palmo della mano, nel quale passano nove tendini delle dita e il nervo mediano, il nervo grazie al quale possiamo muovere le dita e che è responsabile della sensibilità delle dita stesse. Quando il nervo mediano risulta schiacciato, oppure si verifica un aumento della pressione nervosa all’interno del canale carpale, il flusso sanguigno diminuisce e di conseguenza il nervo non riesce più a svolgere pienamente le proprie funzioni: ha così origine un fastidio alla mano che viene classificato come sindrome del tunnel carpale.

 

Sintomi del tunnel carpale: mano destra e mano sinistra

La sintomatologia del tunnel carpale racchiude una serie di sintomi che solitamente si manifestano in modo graduale e progressivo, comparendo uno dopo l’altro con l’acuirsi del disturbo:

  • formicolio alle dita durante la notte, in particolare localizzato nelle prime dita della mano (pollice, indice, medio, non il mignolo che non è innervato dal nervo mediano), e intorpidimento;
  • dolore o bruciore alle dita e al palmo della mano in estensione fino all’avambraccio e alla spalla, che peggiora facendo attività che sforzano il polso come tenere oggetti in mano (per esempio il cellulare o un libro) o guidare;
  • progressiva perdita di sensibilità alle dita;
  • senso di debolezza alla mano e alle dita, che nei casi più avanzati può comportare la difficoltà di afferrare reggere saldamente gli oggetti e addirittura atrofia del pollice.

A volte i primi sintomi del tunnel carpale vengono avvertiti solo nella mano destra (o solo nella mano sinistra): in realtà non esiste differenza tra le due mani poiché la patologia colpisce il nervo mediano indipendentemente dal lato, tuttavia in molti individui la mano dominante – solitamente la destra per la maggioranza della popolazione – viene maggiormente sollecitata durante le attività quotidiana ed è più esposta allo stress meccanico, di conseguenza si può percepire il fastidio a livello locale in maniera più accentuata.

 

Principali cause del tunnel carpale

La sindrome del tunnel carpale è il risultato di un insieme di concause, le più comuni delle quali sono:

  • una predisposizione anatomica, in quanto chi presenta un tunnel carpale più stretto o ridotto è più esposto al rischio di compressione;
  • una predisposizione genetica, dal momento che si è osservata un’incidenza maggiore di questa patologia all’interno della stessa famiglia e quindi si ipotizza una possibile ereditarietà;
  • alterazioni ormonali, tipicamente durante la menopausa (non per nulla i soggetti più esposti al tunnel carpale sono le donne in età di menopausa) e talvolta anche in gravidanza come condizione temporanea che si risolve spontaneamente dopo il parto;
  • condizioni traumatiche, come per esempio una frattura al polso o al braccio che possono modificare la conformazione anatomica del tunnel carpale, oppure altre patologie fra cui diabete, obesità, insufficienza renale o malattie autoimmuni;
  • uso prolungato e ripetuto del polso per attività manuali o lavorative come l’utilizzo del computer, di macchinari industriali o di strumenti musicali.

 

Diagnosi, cura e trattamento del tunnel carpale

Per affrontare e risolvere il problema al tunnel carpale è necessario un approccio multidisciplinare, che può coinvolgere diversi specialisti. Per diagnosticare la sindrome del tunnel carpale in aggiunta alla valutazione obiettiva durante la visita clinica e alla raccolta delle informazioni nel corso dell’anamnesi medica può essere necessario ricorrere ad esami strumentali specifici, come la radiografia al polso, appositi test (test di Phalen e test di Tinel), elettromiografia o elettroneurografia.

A seconda della gravità dei sintomi e dell’evoluzione della patologia, il medico può optare per una terapia conservativa che si avvale di esercizi per il polso, applicazione di ghiaccio e utilizzo di tutore notturno, oppure nei casi più avanzati scegliere l’intervento chirurgico: l’operazione al tunnel carpale viene eseguita in anestesia locale e consiste nell’ampliamento del tunnel carpale attraverso il taglio del legamento.

 

Rivolgiti all’ambulatorio di chirurgia della mano della Clinica Marchetti

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