In presenza di un sintomo come il comune mal di denti è possibile che sia in corso un ascesso dentale: si tratta di un problema piuttosto comune, che tuttavia deve essere trattato tempestivamente per evitare conseguenze o complicazioni anche gravi. Ecco allora come riconoscere un ascesso e come comportarsi.
Innanzitutto dobbiamo distinguere tra ’ascesso parodontale o l’ascesso endodontico. Il primo riguarda le gengive, il secondo invece riguarda il dente e l’osso. Gli ascessi dentali interessano i singoli denti e in particolare la radice del dente intorno alla quale si forma un accumulo di pus fatto di cellule morte, batteri e globuli bianchi: dalla radice il pus può estendersi a raggiungere i tessuti circostanti, cioè la gengiva, la polpa dentale e l’osso mandibolare, e questo provoca gonfiore delle zone interessate.
L’ascesso dentale è provocato dalla presenza di un’infezione batterica nei tessuti dentali (la produzione e accumulo di pus rappresenta infatti una risposta di difesa dell’organismo, per arginare l’infezione). Le cause più comuni degli ascessi dentali sono generalmente:
I sintomi tipici degli ascessi dentali, attraverso i quali è possibile riconoscere questo disturbo, sono:
La durata dei sintomi dell’ascesso è strettamente legata alla tempestività di intervento: è bene rivolgersi subito a un odontoiatra in caso di sospetto ascesso in modo da arrestare l’infezione in atto ed evitare possibili complicanze.
Mediante una visita odontoiatrica lo specialista può diagnosticare correttamente l’ascesso dentale, sulla base dell’attenta anamnesi del paziente, della valutazione dei sintomi, dell’esecuzione di radiografie specifiche e dell’osservazione diretta del cavo orale. Il trattamento dell’ascesso dentale prevede la terapia antibiotica, per aggredire l’infezione batterica prima che possa diffondersi e per controllare la fase acuta dell’infezione: è il medico odontoiatra a prescrivere al paziente l’antibiotico per l’ascesso.
In determinate situazioni può essere necessario drenare l’ascesso, incidendolo e facendo fuoriuscire il pus accumulato, mentre nei casi di ascesso periapicale – cioè con l’infezione che nasce dalla polpa del dente in seguito alla presenza di una carie andata in profondità – il trattamento più efficace consiste nella devitalizzazione del dente, che consiste nella rimozione della polpa dentale ormai compromessa.
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