problemi di vista a leggere da vicino dopo i 40 anni: chi è presbite
Oculistica

Presbiopia: quando si manifesta e come correggerla

13 Febbraio 2025
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Il peggioramento della vista da vicino dopo i 40 anni di età

Tra i problemi della vista, da un determinato momento della vita in poi, a miopia, astigmatismo e ipermetropia può aggiungersi anche la presbiopia. Non si tratta propriamente di un difetto di rifrazione, come invece lo sono gli altri, bensì di una condizione patologica progressiva che si manifesta con l’avanzare dell’età. Scopriamo meglio di cosa si tratta e come è possibile risolverlo.

 

Cos’è la presbiopia e quando si diventa presbiti

La presbiopia si manifesta come una difficoltà progressiva a mettere a fuoco da vicino oggetti e persone, rendendo complicata la lettura o l’utilizzo di dispositivi elettronici. Si tratta di un fenomeno causato dalla graduale e fisiologica perdita di elasticità del cristallino, la cosiddetta lente naturale dell’occhio, che con l’invecchiamento tende a perdere acqua e indurirsi: di conseguenza non è più in grado di modificarsi per adattarsi al punto focale (perdita di capacità accomodativa del cristallino) e il risultato è che non si riesce a mettere a fuoco gli oggetti posti a distanze ravvicinate.

La presbiopia insorge solitamente dopo i 40-45 anni di età e la causa principale è proprio l’invecchiamento. I primi sintomi con cui si manifesta la presbiopia sono la percezione sfocata degli oggetti vicini, la difficoltà a leggere testi piccoli e la necessità di allontanarsi (o di allontanare l’oggetto dagli occhi, tipicamente un libro o il cellulare) per ottenere una visione nitida, a cui possono poi sommarsi poi mal di testa o affaticamento agli occhi in caso di attività prolungate.

 

Come correggere la presbiopia

Fino a circa i 50 anni di età il cristallino mantiene ancora una discreta capacità di accomodazione e può essere sufficiente compensare la visione offuscata allontanando l’oggetto da mettere a fuoco: questo funge anche da “allenamento” per il cristallino che in tal modo si mantiene elastico. In ogni caso il potere accomodativo dell’occhio è destinato a peggiorare almeno fino ai 65-70 anni per poi stabilizzarsi definitivamente: diventa di conseguenza necessario intervenire per risolvere la presbiopia e migliorare la qualità della visione e della vita quotidiana.

Le soluzioni per chi è presbite sono molteplici:

  • gli occhiali da lettura con lenti graduate sono indicati per chi non ha altri difetti visivi come miopia o astigmatismo, aiutano a mettere a fuoco gli oggetti vicini e sono disponibili in varie gradazioni;

 

  • gli occhiali con lenti progressive, per chi già porta occhiali da vista, che consentono una visione nitida a tutte le distanze senza dove cambiare occhiali per chi è presbite;

 

  • in alternativa alle lenti correttive è possibile ricorrere al trattamento chirurgico della presbiopia. La chirurgia refrattiva consente di eliminare il problema visivo in maniera permanente e definitiva: la tecnica più utilizzata è l’intervento con laser per correggere la presbiopia, con il quale si modifica la curvatura della cornea oppure si può sostituire il cristallino.

 

La diagnosi della presbiopia è affidata al medico specialista, pertanto è buona prassi sottoporsi regolarmente a visite oculistiche di controllo: sarà l’oculista a individuare la soluzione più adatta al paziente in base al caso specifico.

Scopri di più sulla visita oculistica dopo i 40 anni

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